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Abstract: Lo studio analizza la domanda di lavoro italiana on line con un nuovo approccio metodologico. Le indagini sono state condotte per lo più tramite survey rivolte a dirigenti aziendali o responsabili delle risorse umane o del reclutamento.

Abstract: Il lavoro analizza gli effetti del numero di agenzie di collocamento sul mercato del lavoro e l’efficienza dei meccanismi di incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Abstract: L’apprendistato rimane uno strumento di inserimento scarsamente efficace, che non ha raggiunto obiettivi soddisfacenti in termini di occupazione. L’articolo individua quali elementi hanno impedito finora che esso diventasse lo strumento incisivo per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in Italia.

Abstract: Nella maggior parte dei paesi europei gli SPI non sono più delle organizzazioni burocratiche. Esse hanno adottato tecniche di gestione per obiettivi che si fondano sulla definizione preventiva di specifichi obiettivi operativi da raggiungere, sulla costruzione di indicatori quantitativi che misurino il livello con cui tali obiettivi sono raggiunti, sulla raccolta di dati che consentano il confronto tra obiettivi e risultati. L'articolo presenta alcuni indicatori per monitorare la perf ...; [Read more...] Nella maggior parte dei paesi europei gli SPI non sono più delle organizzazioni burocratiche. Esse hanno adottato tecniche di gestione per obiettivi che si fondano sulla definizione preventiva di specifichi obiettivi operativi da raggiungere, sulla costruzione di indicatori quantitativi che misurino il livello con cui tali obiettivi sono raggiunti, sulla raccolta di dati che consentano il confronto tra obiettivi e risultati. L'articolo presenta alcuni indicatori per monitorare la performance degli SPI, delle modalità di raccolta dei dati necessari per implementare questi indicatori e, infine, illustra alcuni differenti modelli adottati nei paesi europei per utilizzare le banche dati on-line al fine di favorire l'incontro tra posti vacanti e persone in cerca di lavoro.

Abstract: Il volume offre un vademecum ragionato e ragionevole sulle corrette modalità di approcciare un mercato del lavoro come quello di oggi. “Diversamente semplice”, direbbe qualcuno, e infatti questo mercato del lavoro possiede caratteristiche assolute come quelle di ogni ambiente “estremo”: viaggia alla velocità della luce e cambia in continuazione pelle, aspetto, dinamiche e opportunità. Questo manuale è la versione “masterclass” di un prontuario di avviamento professionale, che parte dal ...; [Read more...] Il volume offre un vademecum ragionato e ragionevole sulle corrette modalità di approcciare un mercato del lavoro come quello di oggi. “Diversamente semplice”, direbbe qualcuno, e infatti questo mercato del lavoro possiede caratteristiche assolute come quelle di ogni ambiente “estremo”: viaggia alla velocità della luce e cambia in continuazione pelle, aspetto, dinamiche e opportunità. Questo manuale è la versione “masterclass” di un prontuario di avviamento professionale, che parte dalla necessità di schiarirsi le idee (cioè: orientarsi) viaggiando tra trend e neet, lavoro all’estero e falsi miti sulla laurea, soft skills e strumenti (più o meno) classici (cv, cover letter, colloquio, personal branding), non senza una serie di storytelling appassionati e di ispirazione. Insomma tutto ciò che occorre, per essere pronti, navigare e trovare, domani, la propria strada.

Abstract: Il problema di trovare un lavoro in Italia non è una invenzione dei giornali, ma è altrettanto vero che è difficile trovare quello che non c'è o sta solo nei cassetti dei sogni. Per evitare delusioni e rimpianti, la migliore difesa è sapere in anticipo quello che si vuole dal lavoro, e conoscere quali sono e dove stanno i lavori realmente disponibili. Se è chiaro dove indirizzarsi è più facile fare le cose giuste per cercare, trovare e sfruttare le occasioni che prima o poi capitano. N ...; [Read more...] Il problema di trovare un lavoro in Italia non è una invenzione dei giornali, ma è altrettanto vero che è difficile trovare quello che non c'è o sta solo nei cassetti dei sogni. Per evitare delusioni e rimpianti, la migliore difesa è sapere in anticipo quello che si vuole dal lavoro, e conoscere quali sono e dove stanno i lavori realmente disponibili. Se è chiaro dove indirizzarsi è più facile fare le cose giuste per cercare, trovare e sfruttare le occasioni che prima o poi capitano. Nelle selezioni le insidie non mancano mai, anche perché sono processi di valutazione fatti apposta per scoprire, oltre l'apparenza, le virtù e i difetti dei candidati. Questo libro descrive il processo di selezione visto dal backstage: quello che i selezionatori cercano e vedono nei candidati non sempre coincide con l'immaginario; le carte migliori da giocare non sono quelle che si raccontano sui blog; l'intraprendenza fa guadagnare più punti di qualunque sponsor; le esperienze fatte oltre la scuola pesano più dei voti; quello che siamo realmente pesa più dell'apparenza; la prima impressione è una trappola da cui difendersi. Si tratta dunque di una guida per aiutare i giovani alla ricerca del loro primo lavoro. Le risposte ai loro interrogativi e i consigli offerti da un grande esperto di selezione.

Abstract: l’articolo presenta come sono cambiati i modi di trovare lavoro negli ultimi 50 anni grazie a un’indagine longitudinale retrospettiva Istat. I principali cambiamenti sono stati: una lenta riduzione dei lavori trovati grazie a parenti, amici e conoscenti e per contro un aumento del ricorso ad annunci su giornali e internet, ad agenzie del lavoro private e al supporto di strutture formative (scuole e stage), mentre sono rimasti costanti i rapporti con datori di lavoro e hanno avuto un an ...; [Read more...] l’articolo presenta come sono cambiati i modi di trovare lavoro negli ultimi 50 anni grazie a un’indagine longitudinale retrospettiva Istat. I principali cambiamenti sono stati: una lenta riduzione dei lavori trovati grazie a parenti, amici e conoscenti e per contro un aumento del ricorso ad annunci su giornali e internet, ad agenzie del lavoro private e al supporto di strutture formative (scuole e stage), mentre sono rimasti costanti i rapporti con datori di lavoro e hanno avuto un andamento curvilineo i concorsi pubblici e il ricorso a uffici pubblici.

Abstract: The paper examines recent policy reforms in Italy focusing on the impact of the 2012 Fornero reforms of employment protection legislation as well as the initial impact of the EU-wide Youth Guarantee scheme introduced in Italy in March 2014. The paper then examines how these two policy reforms interacted. The analysis first confirms the finding that the Fornero reform increased permanent hires particularly amongst the very youngest workers; it then goes on to find that the YG was indeed ...; [Read more...] The paper examines recent policy reforms in Italy focusing on the impact of the 2012 Fornero reforms of employment protection legislation as well as the initial impact of the EU-wide Youth Guarantee scheme introduced in Italy in March 2014. The paper then examines how these two policy reforms interacted. The analysis first confirms the finding that the Fornero reform increased permanent hires particularly amongst the very youngest workers; it then goes on to find that the YG was indeed successful in increasing the hires of young people, although this operated through a statistically significant increase in female hires on temporary contracts. Third, it finds some evidence of dampening effect of the YG on EPL reforms as predicted by theory.

Abstract: Le politiche nazionali e locali di contrasto alla povertà introducono più frequentemente meccanismi di condizionalità: erogazione del beneficio a condizione che il destinatario metta in atto determinati comportamenti (es. ricerca del lavoro).

Abstract: Scopo del presente lavoro è analizzare, alla luce dei più recenti contributi di ricerca, gli effetti della crisi globale nei mercati del lavoro dei paesi OCSE. Le imprese aggiustano l’input di lavoro sia riducendo l’occupazione (il margine estensivo), sia riducendo le ore di lavoro e la produttività oraria (il margine intensivo). Alcuni paesi, tra cui l’Italia, la Germania e il Belgio, hanno fatto un uso intenso di Schemi pubblici di riduzione degli orari di lavoro, al fine di aumentar ...; [Read more...] Scopo del presente lavoro è analizzare, alla luce dei più recenti contributi di ricerca, gli effetti della crisi globale nei mercati del lavoro dei paesi OCSE. Le imprese aggiustano l’input di lavoro sia riducendo l’occupazione (il margine estensivo), sia riducendo le ore di lavoro e la produttività oraria (il margine intensivo). Alcuni paesi, tra cui l’Italia, la Germania e il Belgio, hanno fatto un uso intenso di Schemi pubblici di riduzione degli orari di lavoro, al fine di aumentare il labour hoarding da parte delle imprese e di evitare volumi massicci di licenziamenti. Questi Schemi si sono dimostrati efficaci e hanno avuto effetti positivi sui livelli occupazionali. Nei paesi in cui sono stati utilizzati, la disoccupazione è cresciuta relativamente meno e si è ridotto il rischio di aumentare la disoccupazione strutturale alimentata da fenomeni di isteresi. Si è così dimostrato che le politiche del lavoro usate in passato per ridurre il NAIRU (Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment) non sono adatte per affrontare la persistenza della disoccupazione a livelli elevati. D’altra parte il labour hoarding va bene per affrontare la parte acuta della crisi, ma non può essere usato per un periodo troppo lungo, in quanto può ritardare i processi allocativi di aggiustamento dell’apparato produttivo, e causare effetti negativi sulla crescita della produttività.

The paper focuses on the reaction of the labour market to the global crisis. Firms adjust labour input either along the extensive margin (reduction in employment) or the intensive margin (reduction in working hours and in hourly labour productivity). Few countries, including Italy, Germany and Belgium, introduced and reinforced during the crisis Short Working Time Schemes (STWS) to induce firms to hoard labour and to avoid mass redundancies. In these countries unemployment increased less and the risk of increasing structural unemployment – via hysteresis effects – was reduced. SWTS have had a net positive effect on employment while the labour market policies adopted during past recessions have shown to be unable to absorb persistent excessive level of unemployment. However there is also widespread agreement that labour hoarding cannot last too long because it can delay restructuring and reallocation of labour holding back productivity growth.

Abstract: La ricerca di personale qualificato sui quotidiani costituisce una fonte diretta per reclutare forza lavoro. Il rapporto stima i cambiamenti qualitativi in Italia intervenuti nella domanda di lavoro e nelle modalità di incontro tra imprese e lavoratori anche in riferimento al D.Lgs. 276/03. Completano il volume una panoramica a livello europeo sulla domanda di lavoro qualificato (Francia, Germania, Regno Unito, Spagna) ed un approfondimento sull'area professionale ICT.

Abstract: La ricerca di personale qualificato (RPQ) sui quotidiani costituisce una delle fonti più immediate e dirette per reclutare forza lavoro da parte del sistema produttivo nazionale. Questo canale di ricerca ha delle caratteristiche precipue, che lo fanno preferire ad altri canali (internet, i reticoli sociali, i servizi pubblici per l’impiego, ecc.), almeno per la ricerca di determinati profili professionali. L’ISFOL, in collaborazione con il Centro statistica aziendale (CSA) di Firenze, ...; [Read more...] La ricerca di personale qualificato (RPQ) sui quotidiani costituisce una delle fonti più immediate e dirette per reclutare forza lavoro da parte del sistema produttivo nazionale. Questo canale di ricerca ha delle caratteristiche precipue, che lo fanno preferire ad altri canali (internet, i reticoli sociali, i servizi pubblici per l’impiego, ecc.), almeno per la ricerca di determinati profili professionali. L’ISFOL, in collaborazione con il Centro statistica aziendale (CSA) di Firenze, ha rilevato il fenomeno, in maniera continuativa, sin dal 1979. L'indagine, unica nel suo genere in Italia, non è stata piu finanziata a partire dal 2010.

Help wanted advertising is used to hire new employees. This type of advertising typically runs in the classified section of newspapers and publications, as well as on Internet classified sites. This book presents the ISFOL “Help Wanted Ads” on newspaper job advertisements. In particular, we analyze the dynamic properties of this data, with particular attention to their potential uses in terms of predictors of demand and as a labour market indicator. This thirty-year long research, the only one in Italy, has not been finaced since 2010.

Abstract: Ricerca realizzata in collaborazione con il Centro statistico aziendale di Firenze, nell'ambito del Servizio Statistico e di Coordinamento delle Banche dati; vengono riportati i dati 2005 relativamente a numero di offerte, distribuzione territoriale, requisiti ricercati nei candidati, caratteristiche delle aziende che offrono lavoro attraverso le inserzioni sui giornali, con l'obiettivo di conoscere e valutare alcune dinamiche in atto nel Paese a livello macro economico e di tendenza d ...; [Read more...] Ricerca realizzata in collaborazione con il Centro statistico aziendale di Firenze, nell'ambito del Servizio Statistico e di Coordinamento delle Banche dati; vengono riportati i dati 2005 relativamente a numero di offerte, distribuzione territoriale, requisiti ricercati nei candidati, caratteristiche delle aziende che offrono lavoro attraverso le inserzioni sui giornali, con l'obiettivo di conoscere e valutare alcune dinamiche in atto nel Paese a livello macro economico e di tendenza del mercato del lavoro (anche in riferimento al D.Lgs. 276/03 che introduce una liberalizzazione dell'attività di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro).

Abstract: Lo studio propone un contributo originale sul tema della domanda di lavoro qualificato che “passa” attraverso il canale delle inserzioni sulla stampa quotidiana. Viene analizzato l'utilizzo di un canale formale di ricerca del personale per rilevare l’andamento della richiesta di professioni qualificate da parte delle imprese. L’analisi dei dati relativa al 2009, ha offerto l’opportunità di leggere i segnali della crisi economica e finanziaria in atto e di proporre una più ampia rifless ...; [Read more...] Lo studio propone un contributo originale sul tema della domanda di lavoro qualificato che “passa” attraverso il canale delle inserzioni sulla stampa quotidiana. Viene analizzato l'utilizzo di un canale formale di ricerca del personale per rilevare l’andamento della richiesta di professioni qualificate da parte delle imprese. L’analisi dei dati relativa al 2009, ha offerto l’opportunità di leggere i segnali della crisi economica e finanziaria in atto e di proporre una più ampia riflessione sulle cause che hanno condotto allo sviluppo della crisi stessa. In quest’ottica il contributo rappresenta una nuova valorizzazione delle caratteristiche distintive dell’indagine Isfol che vanta una serie storica ultraventennale.

Abstract: Indagine realizzata in collaborazione con il Centro statistico aziendale di Firenze, nell'ambito dell'osservatorio sulla domanda di lavoro qualificato in Italia, con l'obiettivo di conoscere e valutare alcune dinamiche in atto nel Paese a livello macro economico e di tendenza del mercato del lavoro (anche in riferimento al D.Lgs. 276/03 che attribuisce un ruolo cruciale all'intermediazione tra domanda ed offerta e alla Borsa continua nazionale del lavoro).

Abstract: Si analizza la dinamica della domanda di lavoro a tempo indeterminato dal 2008 al 2013, evidenziando i fattori di eterogeneità riscontrati sul territorio italiano. L’analisi è stata condotta sfruttando informazioni di tipo longitudinale che hanno permesso di stimare gli ingressi, le uscite e le trasformazioni da e verso il lavoro permanente.

Abstract: The Report is the first of a set of biennial reports to be launched by the European Commission as part of the EU Skills Panorama. The report focuses on changes in the demand for labour, including analyses of contractual arrangements, sector demand, occupation demand, growing occupations, difficult to fill vacancies (bottleneck occupations), skills requirements and the market shares of public employment services and temporary work agencies. The report shows that top bottleneck occupatio ...; [Read more...] The Report is the first of a set of biennial reports to be launched by the European Commission as part of the EU Skills Panorama. The report focuses on changes in the demand for labour, including analyses of contractual arrangements, sector demand, occupation demand, growing occupations, difficult to fill vacancies (bottleneck occupations), skills requirements and the market shares of public employment services and temporary work agencies. The report shows that top bottleneck occupations all over Europe are in health, ICT, engineering, sales and finance.

Abstract: Individual data for Great Britain over the period 1992-2009 are used in this paper to compare the probability that employed and unemployed job seekers find a job, and the quality of the job they find. The job finding rate of unemployed job seekers is 50 percent higher than that of employed job seekers, and this difference seems to be due to behavioural differences between employed and unemployed job seekers rather than differences in characteristics. Consistent with search theory, the ...; [Read more...] Individual data for Great Britain over the period 1992-2009 are used in this paper to compare the probability that employed and unemployed job seekers find a job, and the quality of the job they find. The job finding rate of unemployed job seekers is 50 percent higher than that of employed job seekers, and this difference seems to be due to behavioural differences between employed and unemployed job seekers rather than differences in characteristics. Consistent with search theory, the paper finds that employed job seekers are more selective in evaluating job offers; for example, they are less likely to accept low-wage and temporary jobs, or jobs that do not meet their working hour requirements.

Il lavoro utilizza dati per la Gran Bretagna del periodo 1992-2009 per comparare la probabilità che occupati e disoccupati in cerca di lavoro trovino un’occupazione e la qualità del lavoro che trovano. Coerentemente con la teoria alla base della ricerca, scopriamo che le persone in cerca di lavoro ma impiegate sono più selettive nel valutare offerte di lavoro, ad esempio sono meno propense ad accettare bassi salari e posti di lavoro temporanei, o lavori che non soddisfano le loro esigenze in termine di ore lavorative.

Abstract: Tra le caratteristiche richieste alle figure professionali ricercate dalle imprese di industria e servizi, il sistema informativo Excelsior rileva il livello d’istruzione specificando anche l’indirizzo e titolo di studio specifico ritenuto preferibile. Queste informazioni consentono di analizzare in dettaglio il raccordo della domanda con l’offerta espressa dal sistema formativo, allo scopo di individuare le aree di mismatch quantitativo e qualitativo di diversi livelli.

Abstract: The 2008 financial crisis and the persistent economic downturn that has followed have had a major impact on the European labour market. Taking their effects into account, Cedefop has produced its latest forecast for skill labour supply and demand up to 2020. Cedefop’s forecasts are unique in making a comparative analysis of the major trends in employment growth and decline for sectors, occupations and qualifications both across the European labour market as a whole and for individual E ...; [Read more...] The 2008 financial crisis and the persistent economic downturn that has followed have had a major impact on the European labour market. Taking their effects into account, Cedefop has produced its latest forecast for skill labour supply and demand up to 2020. Cedefop’s forecasts are unique in making a comparative analysis of the major trends in employment growth and decline for sectors, occupations and qualifications both across the European labour market as a whole and for individual European Union Member States. According to the forecasts, assuming a slow but steady recovery, up to 2020, the European economy will create some eight million new jobs. However, nearly 10 times as many jobs, around 75 million, will need to be filled as people retire or leave the workforce. Although there will be job openings for all types of occupations, most new jobs will be at the higher and lower end of the skill spectrum bringing a risk of job polarisation. Weak employment growth indicates that there may be an oversupply of people with high-level qualifications in the short term, but by 2020, Europe will have the most highly-qualified workforce in its history. This publication provides the data behind these trends and discusses the challenges they pose for policy-makers.

Abstract: Rapporto sui giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, relativo all'anno 2009. Si raccolgono i dati statistici su: presenza sul territorio, partecipazione al mercato del lavoro, istruzione e formazione.

Abstract: Si propone un’analisi delle transizioni nel mercato e delle strategie di ricerca di un’occupazione dei giovani di 18-29 anni nel periodo 2014-2016. A tal fine sono utilizzati i dati panel dell’indagine campionaria Plus condotta da Inapp.

Abstract: Il volume offre un’analisi del tema del governo del mercato del lavoro, inteso come luogo ideale di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, dunque quale complesso di limiti alla libertà di contratto; in quest’ottica, l’Autrice propone una lettura diversa da quella sino ad ora considerata dal legislatore e dalla maggior parte degli studiosi, ponendosi nell’ottica di chi domanda lavoro. Da questo angolo visuale, tutta la trama del libro è attraversata dall’idea che per recuperare un ...; [Read more...] Il volume offre un’analisi del tema del governo del mercato del lavoro, inteso come luogo ideale di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, dunque quale complesso di limiti alla libertà di contratto; in quest’ottica, l’Autrice propone una lettura diversa da quella sino ad ora considerata dal legislatore e dalla maggior parte degli studiosi, ponendosi nell’ottica di chi domanda lavoro. Da questo angolo visuale, tutta la trama del libro è attraversata dall’idea che per recuperare un dialogo tra imprese e lavoratori sia necessario un ripensamento sia del soggetto sul quale tarare le politiche del lavoro, i datori di lavoro appunto, sia dei livelli istituzionali preposti a favorire detto dialogo.