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Abstract: Advances in ICT have opened the door to new ways of organising work. We are shifting from a regular, bureaucratic and ‘factory-based’ working time pattern towards a more flexible model of work. Telework and ICT-based mobile work (TICTM) has emerged in this transition, giving workers and employers the ability to adapt the time and location of work to their needs. Despite the flexibility and higher level of worker autonomy inherent in TICTM, there are risks that this work arrangement lea ...; [Read more...] Advances in ICT have opened the door to new ways of organising work. We are shifting from a regular, bureaucratic and ‘factory-based’ working time pattern towards a more flexible model of work. Telework and ICT-based mobile work (TICTM) has emerged in this transition, giving workers and employers the ability to adapt the time and location of work to their needs. Despite the flexibility and higher level of worker autonomy inherent in TICTM, there are risks that this work arrangement leads to the deterioration of work–life balance, higher stress levels and failing worker health.

Abstract: Il paradigma SEO è stato importato dalle legislazioni nazionali. I benefici della flessibilità non sono stati però equamente distribuiti tra domanda e offerta di lavoro: le aziende hanno guadagnato nuovi margini di efficienza dalla flessibilità del lavoro, ma il PIL non cresce e la segmentazione del mercato del lavoro è cresciuta. Il documento, dopo una panoramica europea, entra nel dettaglio della situazione italiana.

Abstract: Se fino ad oggi il lavoro accessorio ha rappresentato una forma regolare di “piccoli” lavori, l’innalzamento della soglia economica di utilizzo rischia di contribuire a creare una generazione di mini workers per lo più giovani precari, a giornata, privi di tutele o quasi.

Abstract: L’articolo ripercorre l’evoluzione del concetto di learning degli ultimi anni, in particolar modo a livello europeo e prende in esame i dati quantitativi dell’indagine PLUS dell’INAPP, al fine di individuare le variabili che più incidono sulla flessibilità e la mobilità lavorativa. In particolare, il tema dei divari rispetto alla mobilità lavorativa, intesa come velocità di uscita e di ingresso dei lavoratori nel mercato del lavoro, esaminando quali variabili incidono più di altre nel ...; [Read more...] L’articolo ripercorre l’evoluzione del concetto di learning degli ultimi anni, in particolar modo a livello europeo e prende in esame i dati quantitativi dell’indagine PLUS dell’INAPP, al fine di individuare le variabili che più incidono sulla flessibilità e la mobilità lavorativa. In particolare, il tema dei divari rispetto alla mobilità lavorativa, intesa come velocità di uscita e di ingresso dei lavoratori nel mercato del lavoro, esaminando quali variabili incidono più di altre nel modulare tale velocità.

Abstract: La guida si inserisce nel sistema di iniziative sostenute dalla Regione Lombardia per promuovere la conciliazione famiglia-lavoro nelle imprese di ogni dimensione e settore e nella Pubblica Amministrazione. Il documento parte da una disamina delle disposizioni di legge inerenti la conciliazione (a livello comunitario, nazionale e regionale); segue una panoramica sulle misure di conciliazione a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni con l'approfondimento di alcune delle pra ...; [Read more...] La guida si inserisce nel sistema di iniziative sostenute dalla Regione Lombardia per promuovere la conciliazione famiglia-lavoro nelle imprese di ogni dimensione e settore e nella Pubblica Amministrazione. Il documento parte da una disamina delle disposizioni di legge inerenti la conciliazione (a livello comunitario, nazionale e regionale); segue una panoramica sulle misure di conciliazione a disposizione di imprese e pubbliche amministrazioni con l'approfondimento di alcune delle pratiche proposte e delle modalità operative attraverso cui introdurle in azienda. In allegato, infine, si presentano i soggetti che a livello istituzionale si occupano di conciliazione, informazioni sui finanziamenti regionali e sui sostegni offerti nell'ambito del sistema regionale e camerale.

Abstract: L’articolo analizza il ruolo della contrattazione collettiva durante la fase di recessione economica. Sulla base di una serie di ricerche empiriche, si analizzano le misure contrattuali finalizzate a rispondere alle sfide della crisi economica e finanziaria. Tra queste figurano il rafforzamento delle competenze attraverso la formazione in azienda, le misure di riduzione dei costi e incremento della flessibilità e gli accordi per l’introduzione e la gestione dei regimi do orario ridotto ...; [Read more...] L’articolo analizza il ruolo della contrattazione collettiva durante la fase di recessione economica. Sulla base di una serie di ricerche empiriche, si analizzano le misure contrattuali finalizzate a rispondere alle sfide della crisi economica e finanziaria. Tra queste figurano il rafforzamento delle competenze attraverso la formazione in azienda, le misure di riduzione dei costi e incremento della flessibilità e gli accordi per l’introduzione e la gestione dei regimi do orario ridotto. La ricerca mostra come la contrattazione collettiva in tempo di crisi abbia contribuito a definire ulteriormente il ruolo dell’occupazione quale elemento di scambio negoziale da contrapporre a competitività, flessibilità e riduzione dei costi del lavoro.

Abstract: Il contratto part time è disciplinato quale strumento di flessibilità gestionale e di impiego minimale del lavoro, ma è poi privato di alcune tutele di sicurezza sociale in base a una funzione ideale (la scelta) che tanto normativamente quanto nella verità effettuale si manifesta in misura ridotta.

Abstract: Si analizza la nuova disciplina del contratto di lavoro a tempo parziale sottolineando positività e criticità degli snodi regolamentari e si ipotizzano soluzioni normative nel dialogo della dottrina con orientamenti ancora utilizzabili della giurisprudenza relativa al previgente sistema.

Abstract: La recente legislazione contiene norme che disciplinano le controversie del lavoro; i nuovi scenari vengono analizzati seguendo le “tre linee di azione” che caratterizzano detta legislazione: contenere i poteri del giudice; accentuare la flessibilità delle discipline del lavoro; ridurre l’entità del contenzioso giudiziario.

Abstract: La patria della flexicurity, la Danimarca, pone sotto dura critica l’efficacia delle politiche ispirate alla flexicurity stessa, e conia un altro neologismo per indicare un mix di
policy più «adatto» ad affrontare i problemi posti dall’attuale situazione economica. In un rapporto commissionato dal Nordic Council all’Università di Copenhagen gli economisti danesi promuovono la mobication (mobility + education), ovvero un mercato del lavoro caratterizzato da un’alta mobilità dei lavorat ...; [Read more...] La patria della flexicurity, la Danimarca, pone sotto dura critica l’efficacia delle politiche ispirate alla flexicurity stessa, e conia un altro neologismo per indicare un mix di
policy più «adatto» ad affrontare i problemi posti dall’attuale situazione economica. In un rapporto commissionato dal Nordic Council all’Università di Copenhagen gli economisti danesi promuovono la mobication (mobility + education), ovvero un mercato del lavoro caratterizzato da un’alta mobilità dei lavoratori, e un sistema di istruzione e formazione estremamente flessibile e supportato da policy a livello sia nazionale che europeo. Combinazione, questa, vista come determinante per la competitività e la futura crescita dell’Europa. Negli anni in cui si è promossa la flexicurity, si è cercato di stressare il rapporto tra flessibilità e sicurezza spingendo i paesi membri da una parte a riformare i modelli contrattuali esistenti, introducendo maggiore flessibilizzazione, e dall’altra a riformare i sistemi di welfare rendendoli in grado di sostenere un sistema di protezione dei lavoratori non più a carico dell’impresa (security on the job) ma a carico del sistema sociale (security on the market). Con l’intervento della crisi economica e la conseguente perdita di milioni di posti di lavoro, l’attenzione viene spostata sull’intera forza lavoro europea che non può più guardare al proprio ambito locale e/o nazionale, ma deve essere «educata» a una continua mobilità sull’intero territorio comunitario, seguendo (o rincorrendo) un’offerta di lavoro che ha già da lungo tempo superato il concetto stesso di «confine».

Denmark, home of flexicurity, puts under harsh criticism the effectiveness of policies inspired by the flexicurity itself, and combines another neologism, mobication, to describe a mix of policy more «suitable» to address the problems posed by the current economic situation. In a report commissioned by the Nordic Council at the University of Copenhagen, Danish economists promote mobication (mobility + education), as crucial for the future competitiveness and growth in Europe. The neologism suggests a policy mix characterized by high mobility of workers and a system of education and training extremely flexible and supported by policy both at national and European level. In the years in which it was promoted flexicurity, the European Commission has tried to stress the relationship between flexibility and security pushing the Member States to reform the existing contractual models, introducing greater flexibility, and to reform the welfare state system. The crisis has emphasized the need to combine «flexibility with security», highlighting what the Commission itself described as a political compromise between a neo-liberal understanding of the markets and a more traditional understanding of welfare state regulation. Trends in recent years suggest that high labour mobility and a flexible education system, directly supported by European as well as national policies, may be crucial for the competitiveness and future prosperity of Europe. Mobication deals with the fact that tomorrow’s employment policies must create conditions to facilitate labour mobility through the lifelong learning of the individual.

Abstract: Le clausole contrattuali in deroga in Germania sono state spesso introdotte dalla contrattazione collettiva per conciliare le spinte al decentramento e alla diversificazione delle condizioni di lavoro con il mantenimento di un quadro di regole generali. Le clausole sono differenziate per contenuti e condizioni di applicabilità. L’obiettivo è allargare gli spazi di flessibilità interna nell’uso della manodopera, tramite variazioni di orario e organizzative, per evitare l’alternativa del ...; [Read more...] Le clausole contrattuali in deroga in Germania sono state spesso introdotte dalla contrattazione collettiva per conciliare le spinte al decentramento e alla diversificazione delle condizioni di lavoro con il mantenimento di un quadro di regole generali. Le clausole sono differenziate per contenuti e condizioni di applicabilità. L’obiettivo è allargare gli spazi di flessibilità interna nell’uso della manodopera, tramite variazioni di orario e organizzative, per evitare l’alternativa della flessibilità esterna, ossia i licenziamenti.

Abstract: Si analizzano i risultati della prima indagine realizzata in INAPP sull’esperienza di lavoro agile emergenziale durante il periodo di pandemia di Covid-19 con l’obiettivo di rilevare potenzialità, criticità e lezioni apprese durante la prima esperienza “agile seppure emergenziale”. I risultati sono positivi e incoraggianti: il personale ha ben gestito e apprezzato la maggiore flessibilità e autonomia nel proprio lavoro, risparmiato tempo negli spostamenti e migliorato i livelli di work ...; [Read more...] Si analizzano i risultati della prima indagine realizzata in INAPP sull’esperienza di lavoro agile emergenziale durante il periodo di pandemia di Covid-19 con l’obiettivo di rilevare potenzialità, criticità e lezioni apprese durante la prima esperienza “agile seppure emergenziale”. I risultati sono positivi e incoraggianti: il personale ha ben gestito e apprezzato la maggiore flessibilità e autonomia nel proprio lavoro, risparmiato tempo negli spostamenti e migliorato i livelli di work-life balance. Tuttavia, meritano adeguata attenzione sia i rischi associati alla porosità dei confini fra vita lavorativa e vita privata, che quelli connessi al possibile isolamento sociale e professionale.

Abstract: Si dice spesso che la flessibilità, se accompagnata da tutele contro la precarietà, ci renderebbe più liberi, coltivando la nostra capacità di affrontare continui cambiamenti. Ma le storie di donne e uomini flessibili raccontano qualcosa di molto diverso: ciò che più facilmente accade, quando della stabilità non si può fare esperienza, è l'impossibilità di fare del mutamento un progetto. La flessibilità di cui qui si parla non è un concetto astorico e astratto, ma un fenomeno caratteri ...; [Read more...] Si dice spesso che la flessibilità, se accompagnata da tutele contro la precarietà, ci renderebbe più liberi, coltivando la nostra capacità di affrontare continui cambiamenti. Ma le storie di donne e uomini flessibili raccontano qualcosa di molto diverso: ciò che più facilmente accade, quando della stabilità non si può fare esperienza, è l'impossibilità di fare del mutamento un progetto. La flessibilità di cui qui si parla non è un concetto astorico e astratto, ma un fenomeno caratteristico della modernità postfordista e neoliberista. Si tratta, a ben vedere, di un insieme di discorsi e pratiche che indeboliscono il valore formativo e trasformativo dei percorsi di apprendimento, lavorativi e sociali. L'autrice indaga sia le premesse teoriche (da James, Dewey e Bourdieu, ad Arendt, Marx e Ricoeur, a Simmel, Bateson e Bauman), sia le implicazioni pratiche del dispositivo di flessibilità (da Sennett e Gallino, ai documenti europei sull'"occupabilità", la "flexicurity" e il "lifelong learning"), mettendo in questione anche grandi narrazioni come la "modernità liquida" e la "fine del soggetto". Il problema che viene infine formulato è assolutamente politico: la critica della flessibilità interroga le condizioni di una democrazia effettiva, o del non lasciarsi docilmente governare.

Abstract: Si illustrano le modalità di utilizzo delle diverse forme contrattuali di impiego a fronte di diverse esigenze di adattamento ai mercati da parte delle imprese.