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Abstract: La rappresentazione del fenomeno dell'imprenditorialità sociale nel sistema di welfare è colma di interessi e di differenti comprensioni, si confronta fortemente con un sistema di interventi in evoluzione dal punto di vista delle identità e delle competenze, con profili di svantaggio non più definibili solo con le tradizionali categorie di gruppi target di tipo settoriale. Dalle ricerche Isfol realizzate nel corso di un decennio di attività istituzionale cofinanziata dal FSE unitamente ...; [Read more...] La rappresentazione del fenomeno dell'imprenditorialità sociale nel sistema di welfare è colma di interessi e di differenti comprensioni, si confronta fortemente con un sistema di interventi in evoluzione dal punto di vista delle identità e delle competenze, con profili di svantaggio non più definibili solo con le tradizionali categorie di gruppi target di tipo settoriale. Dalle ricerche Isfol realizzate nel corso di un decennio di attività istituzionale cofinanziata dal FSE unitamente a confronti con altri ambiti di conoscenza, è possibile circoscrivere elementi (di efficacia e di criticità) di diretta pertinenza con l’implementazione e la promozione di strategie e indirizzi nazionali ed europei a livello decentrato per contrastare l’esclusione sociale di fasce deboli di popolazione. L’osservazione di campo, nelle aree del paese, ha consegnato alla riflessione teorico-applicativa alcune dimensioni particolarmente sensibili: l’attività negoziale tra PA e Terzo Settore contiene in sé snodi di congiunzione da mettere a fuoco in entrambi i sistemi. Appare, inoltre, opportuno che le conoscenze specializzate e sedimentate nel corso degli anni si prestino a una formulazione sistemica all’interno di «gruppi eterogenei di attori». Un punto focale è rappresentato da un elemento di innovatività derivante dall’utilizzo delle clausole sociali nel sistema degli appalti (Direttive europee 17 e 18 del 2004, trasfuse nel Codice degli Appalti 163/06) e introdotto non omogeneamente nel territorio nazionale. Si rileva che a fronte dell’apertura a nuove economie di mercato (riservato in deroga di concorrenza) vi siano elementi squisitamente tecnici che insistono nell’ordine della qualità. La tesi presentata intende sostenere che tale qualità attesa rappresenti anche la tenuta del principio di sussidiarietà dei soggetti non profit nella governance delle politiche.

The representation of the phenomenon of social entrepreneurship in the welfare system entails several interests and different points of view; it deals with a system evolving in terms of identity, and skills, with profiles of disadvantage no longer recognizable under the traditional categories of sector-based target groups. Looking at the studies carried out over a decade of Isfol activities co-financed by the ESF, but also approaching other areas of knowledge, several elements (of effectiveness and weaknesses) can be highlighted in direct relevance to the implementation and promotion, at a local level, of national and European strategies and guidelines addressed to counter the social exclusion of vulnerable groups of population. The observation on the field, in areas of the country, has highlighted some dimensions as particularly sensitive: the business negotiation between PA and third sector shows some points of conjunction to be perfected on both systems; furthermore, knowledge and expertise gained over the years require to be transferred systematically into «heterogeneous groups of actors». A focal point is represented by an element of innovation resulting from the use of social clauses in the procurement system (European Directives 17 and 18 of 2004, transposed in the Procurement Code 163/06), not uniformly introduced over the country. It can be noted that, though facing the opening toward new market economies (reserved in derogation of competition), some purely technical elements appear to be relevant by the side of quality. The thesis presented asserts that such an expected quality confirms that the subsidiarity of the non-profit actors is a key principle in the governance of these policies.

Abstract: Il saggio si propone di rileggere i paradigmi innovativi dei modelli di impresa sociale in Italia, alla luce di una nuova visione operativa del principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118 della Costituzione. Rileggere la sussidiarietà all’interno di una visione poliarchica significa pensare a un sistema non più bipolare (Stato e mercato) dove la società civile organizzata occupa un posto per differenza, delegato o, viceversa, "sottomesso" agli altri due sottosistemi, m ...; [Read more...] Il saggio si propone di rileggere i paradigmi innovativi dei modelli di impresa sociale in Italia, alla luce di una nuova visione operativa del principio di sussidiarietà orizzontale sancito dall’art. 118 della Costituzione. Rileggere la sussidiarietà all’interno di una visione poliarchica significa pensare a un sistema non più bipolare (Stato e mercato) dove la società civile organizzata occupa un posto per differenza, delegato o, viceversa, "sottomesso" agli altri due sottosistemi, ma cooperativo. In tale visione ogni sottosistema (statale, economico, civile) coopera assumendosi responsabilità proprie alla costruzione del bene comune, come delineato nei principi della prima parte della Costituzione italiana. In un contesto di crisi economica e sociale, che vede un maggior contenimento degli interventi pubblici statali di gestione diretta o delegata nell’ambito dei servizi di interesse generale e di sofferenza delle imprese profit per il rilancio dello sviluppo, si evidenzia per l’impresa sociale la valorizzazione di un diverso spazio di intervento. Questo, non più come residuale tra gestione pubblica e privato profit, ma come reciproco riconoscimento di ruoli e collaborazione per promuovere sviluppo locale e innovazione sociale. Gli ambiti privilegiati entro cui le imprese sociali possono interagire con le amministrazioni pubbliche e le imprese tradizionali profit sono quelli che riguardano il rilancio dell’efficienza ed efficacia dei servizi collettivi per la costruzione di un nuovo welfare e le save company, ossia l’impresa sociale come spin-off dell’impresa profit.

The purpose of this essay is to re-examine the innovative concepts of social enterprise in Italy based on a new operating vision of the principle of horizontal subsidiary determined by the article 118 of the Italian Constitution. In light of Dahl’s vision we consider the subsidiary as a system based on a cooperative approach rather than on a polarized one (between State and market). In the vision of each level (public, economic and civil) is engaged towards the common good, as marked in the first part of the Italian Constitution. In a context of economical crisis, which underlines the self-restraint of the market approach towards the public intervention in the State quasi concretely managed or delegated in the area of the general public services and problems of the profit social enterprise to promote the economic development. This situation opens new possibilities for the social enterprises. This approach confirms the trespassing of the residual behavior proper of the (no) profit social management but as a sort of mutual acknowledgment of the roles and as a cooperation to promote local development and social innovation. Nowadays the social enterprises interact with local government and the traditional profit enterprises towards the improvement of the efficiency and effectiveness in the sector of the community services as well as in the industrial system.

Abstract: Il principio di sussidiarietà è entrato nella legislazione europea per regolamentare le competenze condivise tra Stati membri e UE, con effetti ancora modesti sulla prassi quotidiana.

Abstract: L’autore riflette sull’essenza dell’idea di “sociale” nelle analisi sociologiche e nell’analisi delle politiche pubbliche, e presenta un breve commento sul concetto di sociale di B. Latour e un excursus dell’idea di capitale sociale e del principio di sussidiarietà.

Abstract: Il principio di sussidiarietà orizzontale negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale come criterio di riferimento nella definizione delle relazioni e delle reciproche responsabilità tra attore pubblico e famiglia. La piena realizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale richiede, tra l’altro, indagini conoscitive che possano evidenziare le effettive risorse ed esigenze delle reti familiari alle quali l’attore pubblico è chiamato ad offrire sostegno. In quest’ottica, nel pr ...; [Read more...] Il principio di sussidiarietà orizzontale negli ultimi anni ha assunto un ruolo centrale come criterio di riferimento nella definizione delle relazioni e delle reciproche responsabilità tra attore pubblico e famiglia. La piena realizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale richiede, tra l’altro, indagini conoscitive che possano evidenziare le effettive risorse ed esigenze delle reti familiari alle quali l’attore pubblico è chiamato ad offrire sostegno. In quest’ottica, nel presente saggio si riportano i risultati di un’indagine recentemente svolta in Toscana con l’obiettivo di far emergere il vissuto di caregiver di familiari anziani non autosufficienti, evidenziando i punti critici nei quali l’intervento pubblico potrebbe utilmente inserirsi.

Abstract: Nel saggio proposto si pone la questione del rapporto tra federalismo e sussidiarietà, tentando di analizzare ciò che tale rapporto comporta in termini di democrazia e welfare state, in altre parole evidenziandone le implicazioni per i cittadini e l’esercizio sostanziale dei diritti democratici. Viene analizzato, in particolare, il concetto di welfare state tra diritto ed economia, tra pubblico e privato, tra spinte al liberismo e freni al dirigismo, delineando uno scenario di forte ca ...; [Read more...] Nel saggio proposto si pone la questione del rapporto tra federalismo e sussidiarietà, tentando di analizzare ciò che tale rapporto comporta in termini di democrazia e welfare state, in altre parole evidenziandone le implicazioni per i cittadini e l’esercizio sostanziale dei diritti democratici. Viene analizzato, in particolare, il concetto di welfare state tra diritto ed economia, tra pubblico e privato, tra spinte al liberismo e freni al dirigismo, delineando uno scenario di forte cambiamento per le politiche sociali. Particolare attenzione viene posta sulla realtà siciliana, in relazione alla quale le prospettive di federalismo fiscale si scontrano con problematiche di legittimità costituzionale.

Abstract: Viene offerta una panoramica sulle politiche regionali di sussidiarietà nei confronti delle scuole paritarie, dalla quale emerge una grande diversità nell’attuazione del diritto soggettivo e dovere di istruzione, una diversità esplicitata sia a livello di legislazione che di informazione.

Abstract: Il volume riporta i risultati di due indagini condotte dall'Isfol in coordinamento con il Ministero del lavoro: una rivolta ai cittadini che hanno devoluto il 5x1000 dell'Irpef ad organizzazioni del Terzo settore ed una alle associazioni di promozione sociale beneficiarie. Attraverso tali rilevazioni si è cercato di definire le potenzialità e le criticità di un dispositivo fiscale che rappresenta per il settore non profit uno strumento indispensabile al sostegno di progetti di promozio ...; [Read more...] Il volume riporta i risultati di due indagini condotte dall'Isfol in coordinamento con il Ministero del lavoro: una rivolta ai cittadini che hanno devoluto il 5x1000 dell'Irpef ad organizzazioni del Terzo settore ed una alle associazioni di promozione sociale beneficiarie. Attraverso tali rilevazioni si è cercato di definire le potenzialità e le criticità di un dispositivo fiscale che rappresenta per il settore non profit uno strumento indispensabile al sostegno di progetti di promozione sociale in Italia e all'estero.