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Abstract: Il paradigma SEO è stato importato dalle legislazioni nazionali. I benefici della flessibilità non sono stati però equamente distribuiti tra domanda e offerta di lavoro: le aziende hanno guadagnato nuovi margini di efficienza dalla flessibilità del lavoro, ma il PIL non cresce e la segmentazione del mercato del lavoro è cresciuta. Il documento, dopo una panoramica europea, entra nel dettaglio della situazione italiana.

Abstract: Se fino ad oggi il lavoro accessorio ha rappresentato una forma regolare di “piccoli” lavori, l’innalzamento della soglia economica di utilizzo rischia di contribuire a creare una generazione di mini workers per lo più giovani precari, a giornata, privi di tutele o quasi.

Abstract: La "fine del posto fisso" è la terza grande trasformazione del lavoro, dopo la rivoluzione industriale e l'avvento della catena di montaggio, determinata dall'evoluzione del mercato, da mutamenti demografici, dall'innovazione tecnologica. Come ogni trasformazione, porta con sé lati positivi (le prestazioni sono meno anonime e meno esecutive, l'autonomia e il "capitale intellettuale" hanno maggior valore) e negativi (la tutela economica e sociale è spesso troppo scarsa).

Abstract: L’articolo ripercorre l’evoluzione del concetto di learning degli ultimi anni, in particolar modo a livello europeo e prende in esame i dati quantitativi dell’indagine PLUS dell’INAPP, al fine di individuare le variabili che più incidono sulla flessibilità e la mobilità lavorativa. In particolare, il tema dei divari rispetto alla mobilità lavorativa, intesa come velocità di uscita e di ingresso dei lavoratori nel mercato del lavoro, esaminando quali variabili incidono più di altre nel ...; [Read more...] L’articolo ripercorre l’evoluzione del concetto di learning degli ultimi anni, in particolar modo a livello europeo e prende in esame i dati quantitativi dell’indagine PLUS dell’INAPP, al fine di individuare le variabili che più incidono sulla flessibilità e la mobilità lavorativa. In particolare, il tema dei divari rispetto alla mobilità lavorativa, intesa come velocità di uscita e di ingresso dei lavoratori nel mercato del lavoro, esaminando quali variabili incidono più di altre nel modulare tale velocità.

Abstract: Il volume, che coniuga l’analisi teorico-concettuale alla ricerca empirica, affronta il tema dell’instabilità nel mercato del lavoro nel contesto italiano, analizzando, anche in comparazione col contesto europeo, le conseguenze culturali e strutturali determinate dalla "fine del posto fisso". Nella prima parte si considerano le nuove forme di lavoro a termine, evidenziando le possibilità di opportunismo che possono innescare tra datore di lavoro e lavoratore. Attraverso una originale a ...; [Read more...] Il volume, che coniuga l’analisi teorico-concettuale alla ricerca empirica, affronta il tema dell’instabilità nel mercato del lavoro nel contesto italiano, analizzando, anche in comparazione col contesto europeo, le conseguenze culturali e strutturali determinate dalla "fine del posto fisso". Nella prima parte si considerano le nuove forme di lavoro a termine, evidenziando le possibilità di opportunismo che possono innescare tra datore di lavoro e lavoratore. Attraverso una originale applicazione della teoria dei giochi alla relazione di lavoro, l’autrice delinea i possibili sviluppi dei percorsi professionali dei giovani assunti con contratti di collaborazione. La seconda parte è invece dedicata all’analisi delle conseguenze della flessibilizzazione sulla transizione alla vita adulta, in particolare sull’uscita dalla famiglia di origine. Ne emerge che in un contesto come quello italiano, che offre un basso livello di protezione istituzionale e non che ha mai riformato il sistema degli ammortizzatori sociali, sono i giovani precari con il titolo di studio più elevato a rimanere più a lungo in famiglia, alla ricerca di un lavoro adeguato alle proprie competenze.

Abstract: Da dove viene la precarietà? Dal crollo di tre argini: continuità dell'impiego, salari adeguati, un welfare ben funzionante. Tre fattori sulla base dei quali è possibile stabilire, come fa questo volume, quanti e chi sono i precari in Italia. Scopriamo così che esistono molti lavoratori "tipici" (a tempo pieno e indeterminato) precari, accanto ad alcuni "atipici" niente affatto precari. Ma soprattutto scopriamo che assai spesso la flessibilità per il modo in cui è stata introdotta - po ...; [Read more...] Da dove viene la precarietà? Dal crollo di tre argini: continuità dell'impiego, salari adeguati, un welfare ben funzionante. Tre fattori sulla base dei quali è possibile stabilire, come fa questo volume, quanti e chi sono i precari in Italia. Scopriamo così che esistono molti lavoratori "tipici" (a tempo pieno e indeterminato) precari, accanto ad alcuni "atipici" niente affatto precari. Ma soprattutto scopriamo che assai spesso la flessibilità per il modo in cui è stata introdotta - porta alla precarietà. Dove e come intervenire, dunque, in un momento in cui la recessione incalzante minaccia di far deflagrare il fenomeno? Gli autori suggeriscono di aggredire tempestivamente tutte e tre le questioni - carriere, salari, welfare - e avanzano, quantificandone i costi, concrete proposte di riforma: contribuzione unica, salario minimo, indennità di terminazione e, in particolare, una riforma degli ammortizzatori sociali che li renda universalmente accessibili, trasformandoli da privilegio di pochi in diritto di tutti.

Abstract: Il volume ricostruisce per la prima volta la parabola storica della precarietà del lavoro nell'Italia repubblicana. Dibattiti e azioni politico-legislative sono esaminati parallelamente all'evolversi della percezione e delle lotte di precari e precarie che, dalla posizione di marginalità degli anni Cinquanta, sono oggi al centro di una rinnovata riflessione e mobilitazione sul lavoro. Grazie alla prospettiva storica e di genere, il libro sfata il mito del lavoro precario come problema ...; [Read more...] Il volume ricostruisce per la prima volta la parabola storica della precarietà del lavoro nell'Italia repubblicana. Dibattiti e azioni politico-legislative sono esaminati parallelamente all'evolversi della percezione e delle lotte di precari e precarie che, dalla posizione di marginalità degli anni Cinquanta, sono oggi al centro di una rinnovata riflessione e mobilitazione sul lavoro. Grazie alla prospettiva storica e di genere, il libro sfata il mito del lavoro precario come problema contemporaneo, fornendo gli strumenti per comprendere i processi di precarizzazione degli ultimi sessant'anni, vecchie e nuove forme di precarietà, il ruolo degli attori sociali. L’autrice ripercorre le principali fasi della storia della precarietà: la sua scoperta negli anni del boom economico, la costruzione del lavoro stabile tra Parlamento e legislazione negli anni Sessanta, l’affermarsi della stabilità e la diffusione di rinnovate forme di lavoro precario negli anni Settanta, l’emergere del paradigma della flessibilità negli anni Ottanta, la nuova ondata di precarietà tra anni Novanta e Duemila, la sua normalizzazione negli anni della crisi globale.

Abstract: Questo primo Quaderno sul Lavoro inaugura una collana editoriale dedicata alla pubblicazione dei risultati di studi e ricerche sul lavoro svolti da giovani studiosi e studiose. Il tema è quello scottante ed altisonante della precarietà: un fenomeno che racchiude l'iniquità e l'inefficienza del mercato del lavoro italiano di questi ultimi anni - benché sia stato costruito nel corso di alcuni decenni - e che rappresenta per un numero crescente di persone la dimensione centrale della vita ...; [Read more...] Questo primo Quaderno sul Lavoro inaugura una collana editoriale dedicata alla pubblicazione dei risultati di studi e ricerche sul lavoro svolti da giovani studiosi e studiose. Il tema è quello scottante ed altisonante della precarietà: un fenomeno che racchiude l'iniquità e l'inefficienza del mercato del lavoro italiano di questi ultimi anni - benché sia stato costruito nel corso di alcuni decenni - e che rappresenta per un numero crescente di persone la dimensione centrale della vita, non solo lavorativa ma anche privata. La precarietà, infatti, si esplica ormai su due fronti: una sostanziale temporaneità e discontinuità nell'occupazione si coniuga inevitabilmente con una condizione lavorativa svantaggiata, connotata da una retribuzione insufficiente e spesso incerta che non consente di pianificare la propria vita presente e futura.