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Abstract: L’Italia è un paese il cui sistema scolastico presenta tassi di abbandono elevati. Tuttavia gli studiosi della scuola italiana si sono raramente occupati del tema in modo sistematico, né lo hanno messo in rapporto con la stratificazione e la struttura della disuguaglianza sociale. Questo studio dà un contributo in questo senso facendo ricorso ai dati campionari della ricerca ILFI, che contengono informazioni dettagliate sulle carriere scolastiche di un campione rappresentativo di itali ...; [Read more...] L’Italia è un paese il cui sistema scolastico presenta tassi di abbandono elevati. Tuttavia gli studiosi della scuola italiana si sono raramente occupati del tema in modo sistematico, né lo hanno messo in rapporto con la stratificazione e la struttura della disuguaglianza sociale. Questo studio dà un contributo in questo senso facendo ricorso ai dati campionari della ricerca ILFI, che contengono informazioni dettagliate sulle carriere scolastiche di un campione rappresentativo di italiani. Il focus del lavoro è sulla rilevanza dell’abbandono come possibile esito scolastico nell’analisi di due dei principali oggetti della ricerca su istruzione e stratificazione sociale, ovvero la disuguaglianza di opportunità educative e l’effetto occupazionale del titolo di studio.

Abstract: Si riportano i principali risultati dell’indagine realizzata dall’Isfol sul tema dell’abbandono dei percorsi formativi. La ricerca ha visto la realizzazione di oltre 1.500 interviste a giovani usciti dalla scuola secondaria di primo grado con giudizio di sufficiente, suddivisi in due differenti campioni: giovani diplomati, qualificati o comunque inseriti nei percorsi formativi; giovani fuoriusciti prematuramente dai percorsi. L’attività di ricerca, che ha visto la partecipazione di Dox ...; [Read more...] Si riportano i principali risultati dell’indagine realizzata dall’Isfol sul tema dell’abbandono dei percorsi formativi. La ricerca ha visto la realizzazione di oltre 1.500 interviste a giovani usciti dalla scuola secondaria di primo grado con giudizio di sufficiente, suddivisi in due differenti campioni: giovani diplomati, qualificati o comunque inseriti nei percorsi formativi; giovani fuoriusciti prematuramente dai percorsi. L’attività di ricerca, che ha visto la partecipazione di Doxa e della Fondazione Giulio Pastore, ha preso in considerazione gli aspetti quantitativi e qualitativi del fenomeno, andando ad esaminare le caratteristiche dei giovani usciti dai canali formativi nonché le dinamiche che si determinano prima dell’evento dell’abbandono e che concorrono alla definizione dell’evento stesso.

This paper reports the main survey’s results conducted by ISFOL on early school leaving. The research achieved more than 1.500 interviews with young people who finished the lower secondary school with a sufficient assessment, split in two different samples: young people who obtained a qualification at school or in training courses and young people who left learning paths early. The activity research, involving Doxa and Giulio Pastore Foundation, took into account the quantitative and qualitative facets of the problem, by examining the features of young people who left school and training pathways early and the variables which occur before their leaving and that define the leaving itself.

Abstract: La dispersione scolastica, un tema sempre di grande attualità nel nostro Paese, assume oggi, nella prospettiva della "società conoscitiva", toni ancora più allarmanti, data l'inconciliabilità di fondo tra l'idea di uno sviluppo connesso sempre più saldamente alla conoscenza, e tassi ancora così elevati di uscite precoci dal sistema formativo. Il dibattito più recente sembra inoltre evidenziare la coesistenza di vecchie e nuove forme di dispersione scolastica, laddove accanto alle cause ...; [Read more...] La dispersione scolastica, un tema sempre di grande attualità nel nostro Paese, assume oggi, nella prospettiva della "società conoscitiva", toni ancora più allarmanti, data l'inconciliabilità di fondo tra l'idea di uno sviluppo connesso sempre più saldamente alla conoscenza, e tassi ancora così elevati di uscite precoci dal sistema formativo. Il dibattito più recente sembra inoltre evidenziare la coesistenza di vecchie e nuove forme di dispersione scolastica, laddove accanto alle cause tradizionali del fenomeno, identificabili nella scarsa dotazione di capitale culturale delle famiglie, nelle inefficienze della scuola o nelle sue carenze strutturali, stanno prendendo corpo, negli ultimi tempi, nuove modellistiche causali che tendono a connettere il disagio degli studenti ad una più generale difficoltà a portare a compimento il processo di strutturazione dell'identità nel quadro di profonda "incertezza" che caratterizza la tarda modernità.

Abstract: La ricerca mostra, mediante un approccio qualitativo, che oltre alle cause dirette dell’abbandono (collocate nella scelta errata della scuola), vi sono cause remote (in cui è protagonista la famiglia dell’allievo) e cause nascoste (il cosiddetto sogno lavoristico che riguarda i giovani attratti da una domanda lavorativa di bassa qualificazione). Occorre innovare le politiche locali, le uniche in grado di far leva sulle cause reali, remote e nascoste dell’abbandono, coinvolgendo alla pa ...; [Read more...] La ricerca mostra, mediante un approccio qualitativo, che oltre alle cause dirette dell’abbandono (collocate nella scelta errata della scuola), vi sono cause remote (in cui è protagonista la famiglia dell’allievo) e cause nascoste (il cosiddetto sogno lavoristico che riguarda i giovani attratti da una domanda lavorativa di bassa qualificazione). Occorre innovare le politiche locali, le uniche in grado di far leva sulle cause reali, remote e nascoste dell’abbandono, coinvolgendo alla pari i terminali del processo di abbandono: scuole, famiglie, imprese. L’opera si rivolge a un pubblico di insegnanti, tutor, referenti per l’orientamento, amministratori locali, progettisti di formazione interessati alla messa in pratica di tale nuovo approccio locale alle politiche del successo formativo.

Abstract: Given the rising skill demands in the labour market, early school leavers are a category at risk in European societies. Italy is one of the EU-28 countries where this phenomenon is most severe, since about one fifth of Italian young adults do not hold an upper-secondary degree. Despite the relevance of this topic for the equality of life chances, only a few works have investigated the causes and consequences of dropout from secondary schooling in the Italian context. Moreover, even if ...; [Read more...] Given the rising skill demands in the labour market, early school leavers are a category at risk in European societies. Italy is one of the EU-28 countries where this phenomenon is most severe, since about one fifth of Italian young adults do not hold an upper-secondary degree. Despite the relevance of this topic for the equality of life chances, only a few works have investigated the causes and consequences of dropout from secondary schooling in the Italian context. Moreover, even if gender is a crucial dimension of inequality when considering the labour market opportunity structure, gender effects are usually accounted for, but not analysed specifically. By using ISFOL PLUS (waves 2005-2011) and the “Early school leaving dynamics” (ESLD) survey conducted by ISFOL in 2011, we look directly at gender effects by studying if and to what extent boys more inclined to drop out from upper-secondary schooling than girls, and what are the labour market outcomes for boys and girls who did and did not drop out from high school. The main results of our analyses suggest the existence of different mechanisms for early school leaving for boys and girls, partially mediated by push and pull factors.

Considerata la crescente domanda di lavoro qualificato, il rischio di abbandono scolastico costituisce un problema rilevante per molte società europee. L’Italia è uno dei paesi UE-28 dove il fenomeno è più grave, poiché un quinto dei giovani italiani non ha un titolo di studio secondario superiore. Nonostante la rilevanza del tema e le importanti implicazioni per l’uguaglianza di opportunità, solo un ristretto numero di ricerche ha indagato le cause e le conseguenze dell’abbandono scolastico nel contesto italiano. Inoltre, sebbene il genere sia una dimensione cruciale della disuguaglianza quando si guardi alla struttura delle opportunità sul mercato del lavoro, gli effetti di genere nell’abbandono scolastico non sono finora stati approfonditi. In questo articolo, analizziamo gli effetti di genere sulla probabilità di abbandono della scuola secondaria ed il successivo posizionamento sul mercato del lavoro usando ISFOL-PLUS (wave 2005-2011) e la base dati ISFOL “Le dinamiche della dispersione formativa” (2011). I risultati suggeriscono l’esistenza di diversi meccanismi per l’abbandono scolastico fra maschi e femmine, parzialmente mediati da fattori push e pull.

Abstract: Secondo recenti indagini ISFOL, i percorsi triennali di istruzione e formazione svolgono importanti funzioni di contrasto degli abbandoni precoci, di rimotivazione allo studio, di ricostruzione di ‘un’immagine positiva di sé anche per ragazzi con esperienze scolastiche poco felici o in difficoltà sociali e familiari ma rimangono ancora fattori avversi: se il conseguimento delle qualifiche si traduca in competenze spendibili nel mercato del lavoro e in prestazioni coerenti con la qualif ...; [Read more...] Secondo recenti indagini ISFOL, i percorsi triennali di istruzione e formazione svolgono importanti funzioni di contrasto degli abbandoni precoci, di rimotivazione allo studio, di ricostruzione di ‘un’immagine positiva di sé anche per ragazzi con esperienze scolastiche poco felici o in difficoltà sociali e familiari ma rimangono ancora fattori avversi: se il conseguimento delle qualifiche si traduca in competenze spendibili nel mercato del lavoro e in prestazioni coerenti con la qualificazione.

Abstract: Si analizzano le politiche istituzionali per contrastare il fenomeno dei Neets con lo scopo di proporre modelli innovativi in contrasto con tale fenomeno.

Abstract: L’abbandono precoce del percorso formativo rappresenta, in Italia, una realtà ancora molto attuale (1/5 dei giovani è senza diploma); se non ci sono “ricette” sicure per ridurlo, una politica efficace deve mettere al centro la scuola e dare ampio spazio agli apprendimenti informali.