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Abstract: La costruzione di strategie di sviluppo delle competenze è al centro delle policy europee. Partendo dalle proposte di medio e lungo periodo avanzate soprattutto dalla Commissione europea e dall’OCSE, l’articolo offre un’ampia panoramica sul tema New Skills and Jobs. Innanzitutto vengono sottolineati i benefici di un incremento delle competenze delle persone, in coerenza con la domanda di lavoro. È ormai ampiamente documentato che al crescere dei livelli di istruzione crescono i redditi ...; [Read more...] La costruzione di strategie di sviluppo delle competenze è al centro delle policy europee. Partendo dalle proposte di medio e lungo periodo avanzate soprattutto dalla Commissione europea e dall’OCSE, l’articolo offre un’ampia panoramica sul tema New Skills and Jobs. Innanzitutto vengono sottolineati i benefici di un incremento delle competenze delle persone, in coerenza con la domanda di lavoro. È ormai ampiamente documentato che al crescere dei livelli di istruzione crescono i redditi e l’occupazione. Di qui al 2020 in Europa la domanda di lavoro aggiuntiva tenderà a polarizzarsi verso occupazioni ad alto valore aggiunto e verso i lavori elementari, ma con un’unica tendenza verso personale più istruito e qualificato. Già nel presente e ancor più nel futuro si profila la rilevanza di un giusto mix tra competenze generiche e competenze specialistiche. Ciò facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, stimola l’iniziativa individuale e la capacità di adattamento, favorisce nelle persone la ri-creazione delle proprie conoscenze. Questo mix equilibrato implica, inoltre, percorsi e metodologie di apprendimento diversi da quelli tradizionali d’aula e disciplinari. Comporta la messa in trasparenza e il riconoscimento delle competenze acquisite attraverso l’esperienza professionale e di vita, così come azioni di orientamento e supporto alle persone.

Building a strategy of development of competencies is at the core of European policies. Starting from medium and long term proposals from EU Commission and OECD, the article provides a wide overview on the «New Skills for New Jobs» initiative. First of all, the article underlines the benefits for increasing people’s competencies, coherently with the demand of the labour market. It is widely recognized that an increase of education levels corresponds to an increase of income and employment. From now to 2020, job demand in Europe will tend to polarize towards high skilled and elementary jobs, but with a common trend towards a more educated and qualified work force. In the present and even more in the future, it is emerging the importance of a right mix between generic and specialistic skills, thus facilitating the match between job offer and demand, stimulating in individuals the re-creation of their knowledge. Moreover, this balanced mix implies learning paths and methodologies different from the traditional ones. Finally, it allows the implementation of transparency and the recognition of competencies acquired through professional and life experience; so as guidance and orienteering actions towards people.

Abstract: l’articolo discute il tema delle New skills and jobs partendo dalle analisi e dalle proposte di policy di medio e lungo periodo avanzate dalla Commissione europea e dall’OECD e condivise da tutti i Paesi aderenti.

Abstract: Sono illustrati il quadro teorico e la metodologia alla base dell’Indagine sulle professioni effettuata nel biennio 2006-2007 in collaborazione tra Istat ed Isfol. L’analisi prosegue illustrando alcuni dei principali risultati che scaturiscono in ordine alla lettura dei fabbisogni professionali al fine di riflettere sulle esigenze di competenze nel mercato del lavoro italiano.

Abstract: Si affronta il tema del lavoro verde, della sua definizione concettuale, dei sistemi di misurazione e di classificazione adottati e del ruolo che ad esso è attribuito nel processo di trasformazione ambientale, visto in particolare dal lato dell’offerta di lavoro.

Abstract: Il rapporto Excelsior analizza la domanda occupazionale delle imprese italiane nell’industria e nei servizi: quello in esame si riferisce al 2010. Gli autori sostengono che l’Italia sta superando il periodo della recessione con un calo occupazionale più basso della media dei paesi europei, con una crescita inferiore della disoccupazione e con un inizio di ripresa dell’attività produttiva in linea con l’andamento generale dei nostri concorrenti. Al tempo stesso va precisato che queste i ...; [Read more...] Il rapporto Excelsior analizza la domanda occupazionale delle imprese italiane nell’industria e nei servizi: quello in esame si riferisce al 2010. Gli autori sostengono che l’Italia sta superando il periodo della recessione con un calo occupazionale più basso della media dei paesi europei, con una crescita inferiore della disoccupazione e con un inizio di ripresa dell’attività produttiva in linea con l’andamento generale dei nostri concorrenti. Al tempo stesso va precisato che queste indicazioni favorevoli non riguardano tutte le componenti del mercato, né con la stessa intensità né con i medesimi tempi; l’andamento del mercato del lavoro continua a evidenziare una diminuzione dei tassi occupazionali anche se con livelli inferiori a quelli del 2009. Inoltre, tra il 2004 e il 2009 gli occupati con qualifica professionale sono cresciuti del 3%, anche se nel 2010 le prospettive di assunzione nelle imprese private con dipendenti che li riguardano non sono positive.

Abstract: Il presente lavoro costituisce il primo step per l’elaborazione di uno strumento metodologico volto a fornire informazioni sulla capacità dei Repertori dei sistemi IeFP ed IFTS di corrispondere alle richieste del mercato del lavoro. Ciò anche nell’ottica di procedere alla revisione degli standard IeFP e IFTS, attività necessaria non solo per adempiere agli obblighi di legge che ne prevedono periodici aggiornamenti, ma anche per assicurare la massima coerenza tra le competenze previste ...; [Read more...] Il presente lavoro costituisce il primo step per l’elaborazione di uno strumento metodologico volto a fornire informazioni sulla capacità dei Repertori dei sistemi IeFP ed IFTS di corrispondere alle richieste del mercato del lavoro. Ciò anche nell’ottica di procedere alla revisione degli standard IeFP e IFTS, attività necessaria non solo per adempiere agli obblighi di legge che ne prevedono periodici aggiornamenti, ma anche per assicurare la massima coerenza tra le competenze previste dai Repertori stessi e le richieste del mercato.


This work is the first step for the elaboration of a methodological tool to provide information about the abilities of the repertories concerning the IeFP and IFTS systems to match the demands of labor market. This work also aims to review of the IeFP and IFTS standards, which is the activity necessary, not only to fulfill legal obligations to provide periodic updates, but also to ensure the maximum consistency between the skills recommended by repertories and the labor’s market demands.

Abstract: Lo studio delinea lo scenario competitivo e individua i fattori di successo imprenditoriale dei due settori, soffermandosi in particolare sugli aspetti economici ed organizzativi ed analizzando, in tale contesto, il posizionamento dell’Italia e delle sue regioni. L’analisi si focalizza sulle caratteristiche strutturali e di crescita delle due filiere nelle regioni del Mezzogiorno (anche in confronto ad una regione del Nord Italia, il Piemonte), evidenziandone la rilevanza economica e l ...; [Read more...] Lo studio delinea lo scenario competitivo e individua i fattori di successo imprenditoriale dei due settori, soffermandosi in particolare sugli aspetti economici ed organizzativi ed analizzando, in tale contesto, il posizionamento dell’Italia e delle sue regioni. L’analisi si focalizza sulle caratteristiche strutturali e di crescita delle due filiere nelle regioni del Mezzogiorno (anche in confronto ad una regione del Nord Italia, il Piemonte), evidenziandone la rilevanza economica e le specificità produttive, ed infine cercando di individuare le possibili nuove sfide per accrescere la competitività delle imprese nel contesto internazionale.

Abstract: Per progettare con efficacia un percorso formativo o di aggiornamento può essere molto utile conoscere in dettaglio e, naturalmente, in anticipo quali sono i fabbisogni che si intende colmare, con particolare riferimento alle conoscenze e alle competenze legate alla professione di interesse. L’indagine ISFOL denominata “Audit sui fabbisogni professionali” fornisce interessanti indicazioni in questo senso, in particolare registrando le esigenze formative che le aziende dichiarano di ave ...; [Read more...] Per progettare con efficacia un percorso formativo o di aggiornamento può essere molto utile conoscere in dettaglio e, naturalmente, in anticipo quali sono i fabbisogni che si intende colmare, con particolare riferimento alle conoscenze e alle competenze legate alla professione di interesse. L’indagine ISFOL denominata “Audit sui fabbisogni professionali” fornisce interessanti indicazioni in questo senso, in particolare registrando le esigenze formative che le aziende dichiarano di avere relativamente alla forza di lavoro occupata. Le professioni che registrano le esigenze più forti di aggiornamento sono, in termini assoluti, quelle riconducibili ai seguenti grandi gruppi: professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, artigiani, operai specializzati e agricoltori, professioni tecniche e professioni esecutive nel lavoro di ufficio. Le caratteristiche del fabbisogno, come facilmente intuibile, non sono le stesse per tutte le professioni. Questo contributo punta proprio a mettere in evidenza le peculiarità di fabbisogno che contraddistinguono le professioni appartenenti ai grandi gruppi più citati dai responsabili d’impresa. Con un occhio attento anche all’analisi di un’altra interessante questione: come la necessità di aggiornare conoscenze e competenze si distribuisce sul territorio del nostro Paese.

Abstract: Il presente lavoro costituisce l’esito dell’opera di composizione di uno strumento metodologico volto a fornire informazioni sulla capacità dei Repertori della filiera lunga VET (IeFP, IFTS e ITS) di corrispondere armoniosamente alle richieste del mercato del lavoro. Ciò anche nell’ottica di procedere alla revisione degli standard IeFP e IFTS, attività necessaria non solo per adempiere agli obblighi di legge che ne prevedono periodici aggiornamenti, ma anche per assicurare la massima c ...; [Read more...] Il presente lavoro costituisce l’esito dell’opera di composizione di uno strumento metodologico volto a fornire informazioni sulla capacità dei Repertori della filiera lunga VET (IeFP, IFTS e ITS) di corrispondere armoniosamente alle richieste del mercato del lavoro. Ciò anche nell’ottica di procedere alla revisione degli standard IeFP e IFTS, attività necessaria non solo per adempiere agli obblighi di legge che ne prevedono periodici aggiornamenti, ma anche per assicurare la massima coerenza tra le competenze previste dai Repertori stessi e le richieste del mercato.