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Abstract: Si traccia un identikit delle disuguaglianze sanitarie per i lettori che non ne conoscono natura e portata esaminando lo stato delle disuguaglianze sanitarie in Europa e in Italia, illustrando quanto e dove sono state modificate dalla pandemia di Covid-19 e quali sono le disuguaglianze nei Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria e nei Livelli Essenziali di Prestazione Non Sanitari.

Abstract: Entro il 2050 poco più di un terzo degli italiani sarà over 65. Per aiutare a contestualizzare nel nostro immaginario lo scenario futuro, basti pensare che il rapporto tra anziani e giovanissimi raggiungerà l’incredibile misura di circa tre a uno, tra cui molti fragili e disabili.

Abstract: Sulla base di un approccio comparativo e istituzionale, si confrontano il caso italiano e quello greco, per quanto riguarda i servizi sanitari e di assistenza domiciliare. In particolare, gli strumenti che includono la telemedicina ma non sono limitati ad essa.

Abstract: Il tema delle disuguaglianze e differenze nel sistema sanitario coinvolge tutti ed è in continua crescita poiché in qualsiasi parte del mondo le persone vulnerabili e socialmente svantaggiate hanno un accesso minore all’assistenza sanitaria.

Abstract: L’Unione europea definisce rara una malattia quando non supera la soglia dello 0,05 per cento della popolazione, un caso su 2000 abitanti, l'Italia si attiene a tale definizione. Altri Paesi possono adottare parametri leggermente diversi, negli USA: meno di 200.000 casi nella popolazione statunitense, quindi circa 0,08 per cento. Molte patologie sono però molto più rare, arrivando a frequenza di un caso su 100.000 persone, 0,001 per cento, o più. Dallo studio e dagli interventi è emers ...; [Read more...] L’Unione europea definisce rara una malattia quando non supera la soglia dello 0,05 per cento della popolazione, un caso su 2000 abitanti, l'Italia si attiene a tale definizione. Altri Paesi possono adottare parametri leggermente diversi, negli USA: meno di 200.000 casi nella popolazione statunitense, quindi circa 0,08 per cento. Molte patologie sono però molto più rare, arrivando a frequenza di un caso su 100.000 persone, 0,001 per cento, o più. Dallo studio e dagli interventi è emerso che negli ultimi anni sono decisamente migliorati i tempi per la diagnosi anche se i centri altamente specializzati sono ancora scarsi e, soprattutto, si trovano in luoghi molto distanti rispetto a quelli di residenza. Al Sud il 77 per cento dei pazienti per raggiungere i centri clinici specializzati deve spostarsi dalla propria regione. Un ultimo dato: la grande variabilità legata alla presa in carico dopo la diagnosi in centri altamente specializzati porta ad evidenziare che vanno progettati modelli di assistenza soprattutto a rete che colleghino al territorio.