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Abstract: This paper shows the results of the relation observed between ‘individual employability’ - detected by the INAPP OKI index - and ‘reached employment’ determined within a period of 12 months following the OKI testing on a target population. The reference population for the testing was about 18,000 young people aged between 18 and 28 years, who carried out a year of voluntary activity within the National Civil Service in Italy. Data regarding employment was collected by using a national ...; [Read more...] This paper shows the results of the relation observed between ‘individual employability’ - detected by the INAPP OKI index - and ‘reached employment’ determined within a period of 12 months following the OKI testing on a target population. The reference population for the testing was about 18,000 young people aged between 18 and 28 years, who carried out a year of voluntary activity within the National Civil Service in Italy. Data regarding employment was collected by using a national administrative database on mandatory (for employers) communications to the competent bodies, of new recruited employees.

Abstract: Nel dibattito corrente sulle competenze trasversali si fa sempre più riferimento al tema della cittadinanza attiva nello sviluppo dell'occupabilità giovanile. Attraverso un approccio metodologico strutturato, il contributo evidenzia le tappe fondamentali che hanno portato alla definizione del concetto di cittadinanza attiva. Vengono quindi analizzate esperienze formative e progetti come il Servizio Civile, evidenziando la correlazione positiva tra cittadinanza attiva e occupabilità. L' ...; [Read more...] Nel dibattito corrente sulle competenze trasversali si fa sempre più riferimento al tema della cittadinanza attiva nello sviluppo dell'occupabilità giovanile. Attraverso un approccio metodologico strutturato, il contributo evidenzia le tappe fondamentali che hanno portato alla definizione del concetto di cittadinanza attiva. Vengono quindi analizzate esperienze formative e progetti come il Servizio Civile, evidenziando la correlazione positiva tra cittadinanza attiva e occupabilità. L'autrice sottolinea come la cittadinanza attiva, definita come un mix di valori, atteggiamenti e comportamenti orientati alla partecipazione sociale e politica, agisca da acceleratore di capitale sociale e favorisca l'inclusione e la coesione sociale. A supporto di tale tesi, viene fatto riferimento a strumenti come l'Active Citizenship Composite Indicator (ACCI) in grado di misurare la cittadinanza attiva anche in termini di occupabilità giovanile. Il futuro socio-economico europeo passa anche attraverso la valorizzazione delle competenze civiche, che può avvenire solo nell'ambito di politiche educative dedicate.

Abstract: Superando il paradigma dominante delle politiche attive del lavoro, che ha visto fino ad oggi nella formazione l’unico vero driver per intervenire sull’occupabilità della forza lavoro, si ipotizza che quest’ultimo vada arricchito di una ulteriore dimensione, fino ad oggi trascurata, qual è la “cittadinanza attiva”. Si presentano i risultati della sperimentazione di due indici multidimensionali di “cittadinanza attiva” e “occupabilità” sperimentati in un’indagine campionaria nazionale s ...; [Read more...] Superando il paradigma dominante delle politiche attive del lavoro, che ha visto fino ad oggi nella formazione l’unico vero driver per intervenire sull’occupabilità della forza lavoro, si ipotizza che quest’ultimo vada arricchito di una ulteriore dimensione, fino ad oggi trascurata, qual è la “cittadinanza attiva”. Si presentano i risultati della sperimentazione di due indici multidimensionali di “cittadinanza attiva” e “occupabilità” sperimentati in un’indagine campionaria nazionale sul Servizio Civile per valutare la relazione fra queste dimensioni e gli esiti occupazionali dei giovani oggetto di studio.

Abstract: La struttura demografica generale dell'Italia è caratterizzata da un marcato invecchiamento della popolazione che mostra un serio e costante assottigliamento della popolazione giovane rispetto alla popolazione totale. È inoltre preoccupante che al calo della quota di popolazione giovanile in Italia e in Europa si aggiunga il cosiddetto «effetto scoraggiamento» che caratterizza questa fascia di popolazione e che contribuisce all'intensità del fenomeno NEET. L'urgenza sembra quindi esser ...; [Read more...] La struttura demografica generale dell'Italia è caratterizzata da un marcato invecchiamento della popolazione che mostra un serio e costante assottigliamento della popolazione giovane rispetto alla popolazione totale. È inoltre preoccupante che al calo della quota di popolazione giovanile in Italia e in Europa si aggiunga il cosiddetto «effetto scoraggiamento» che caratterizza questa fascia di popolazione e che contribuisce all'intensità del fenomeno NEET. L'urgenza sembra quindi essere quella di individuare e sviluppare strumenti per attivare e riattivare la domanda di lavoro, da un lato, e per attivare e riattivare i giovani, dall'altro. Questo contributo propone una prima valutazione dell'efficacia del Servizio Civile come politica indirettamente finalizzata ad attivare e aumentare l'occupabilità dei giovani attraverso la leva della partecipazione e della Cittadinanza Attiva.

Abstract: In considerazione dell’importanza riconosciuta al Servizio Civile Universale (SCU) a vari livelli e del valore che possono assumere i progetti di SCU per le giovani e i giovani coinvolti, in questo contributo si forniscono alcuni elementi di conoscenza - declinati in chiave di genere - in merito ai profili di giovani intercettati in questi anni e agli effetti sui volontari in termini di occupabilità e occupazione. Dati e informazioni alla base delle stime fornite provengono da un’indag ...; [Read more...] In considerazione dell’importanza riconosciuta al Servizio Civile Universale (SCU) a vari livelli e del valore che possono assumere i progetti di SCU per le giovani e i giovani coinvolti, in questo contributo si forniscono alcuni elementi di conoscenza - declinati in chiave di genere - in merito ai profili di giovani intercettati in questi anni e agli effetti sui volontari in termini di occupabilità e occupazione. Dati e informazioni alla base delle stime fornite provengono da un’indagine campionaria svolta da Inapp nel 2016 su 45.000 giovani che avevano svolto o stavano per svolgere il Servizio civile.

Abstract: È da ritenersi discriminatoria in via indiretta un’organizzazione dell’orario di lavoro che determini effetti anche solo potenzialmente lesivi nei confronti dei genitori lavoratori, in particolare delle lavoratrici madri.