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Abstract: Si presenta una comparazione delle politiche di reddito minimo in alcuni paesi europei focalizzandosi sulle differenze nell’accesso, sui livelli di condizionalità previsti, sulla generosità e sulle innovazioni introdotte negli ultimi anni, in particolare nel passaggio da singole misure di reddito minimo a sistemi integrati di vari trasferimenti monetari.

Abstract: La Commissione europea ha definito un indicatore ufficiale del rischio di povertà denominato AROP – At Risk Of Poverty che identifica come poveri quegli individui con un reddito disponibile inferiore a una soglia di povertà, fissata al 60% della media nazionale equivalente del reddito mediano disponibile (dopo i trasferimenti sociali). Tuttavia, quando si stabiliscono i criteri di accesso agli schemi di reddito minimo (MIS – Minimum Income Schemes), gli Stati membri spesso adottano pro ...; [Read more...] La Commissione europea ha definito un indicatore ufficiale del rischio di povertà denominato AROP – At Risk Of Poverty che identifica come poveri quegli individui con un reddito disponibile inferiore a una soglia di povertà, fissata al 60% della media nazionale equivalente del reddito mediano disponibile (dopo i trasferimenti sociali). Tuttavia, quando si stabiliscono i criteri di accesso agli schemi di reddito minimo (MIS – Minimum Income Schemes), gli Stati membri spesso adottano proprie definizioni di povertà e nella maggior parte dei casi queste definizioni sono solo vagamente correlate (quando non del tutto estranee) alla soglia di povertà ufficiale a livello UE. A tal fine, ci concentriamo su sette principali paesi dell'UE: Italia, Germania, Spagna, Francia, Svezia, Irlanda e Polonia. Una volta descritti i requisiti di ammissibilità alle prestazioni di reddito minimo seguiti in questi paesi, si effettua un'indagine empirica sulla relazione tra i valori delle linee AROP e le linee amministrative di povertà (implicita) per diverse tipologie di nuclei familiari.

Abstract: Il Reddito di Cittadinanza rappresenta un importante cambiamento nella storia dell'assistenza sociale italiana. Allo stato attuale, nonostante siano trascorsi due anni dalla sua introduzione, il quadro normativo del RdC sembra non essere sufficientemente rigoroso né per chiarire l'ordine delle priorità politiche né per garantire un'attuazione omogenea nell'intero Paese.

Abstract: Si approfondiscono i contenuti del rapporto Oxfam 2018 e si forniscono ulteriori evidenze sulle recenti dinamiche della disuguaglianza economica in Italia, nonché un confronto con una selezione di paesi (Francia, Svezia, Regno Unito, Cina e Usa).

Abstract: In linea con le promesse fatte in campagna elettorale, il governo Meloni ha varato una riforma che supera il RdC, sostituendolo integralmente con nuove misure per contrastare la povertà e favorire l’inserimento lavorativo: l’Assegno di Inclusione e il Sostegno alla Formazione e al Lavoro (Supporto per la Formazione e il Lavoro). La riforma supera i limiti e corregge gli errori nella progettazione e attuazione del RdC? Questa è la domanda a cui si propone di rispondere questo articolo, ...; [Read more...] In linea con le promesse fatte in campagna elettorale, il governo Meloni ha varato una riforma che supera il RdC, sostituendolo integralmente con nuove misure per contrastare la povertà e favorire l’inserimento lavorativo: l’Assegno di Inclusione e il Sostegno alla Formazione e al Lavoro (Supporto per la Formazione e il Lavoro). La riforma supera i limiti e corregge gli errori nella progettazione e attuazione del RdC? Questa è la domanda a cui si propone di rispondere questo articolo, partendo da un’analisi dei principali risultati e limiti del RdC. Ciò consente di valutare la riforma Meloni, valutandola rispetto al punto di riferimento di come dovrebbe funzionare un programma anti-povertà ben funzionante.