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Abstract/Sommario: Circa un quinto della popolazione dell’Unione europea partecipa ad attività di volontariato, che generano capitale sociale e contribuiscono a rendere le organizzazioni della società civile una tra le più significative espressioni della solidarietà. In tutta Europa il volontariato assolve una funzione cruciale nella promozione del senso civico e dell’integrazione. Nel corso del 2011 – l’Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva – il Terzo settore ...; [Leggi tutto...] Circa un quinto della popolazione dell’Unione europea partecipa ad attività di volontariato, che generano capitale sociale e contribuiscono a rendere le organizzazioni della società civile una tra le più significative espressioni della solidarietà. In tutta Europa il volontariato assolve una funzione cruciale nella promozione del senso civico e dell’integrazione. Nel corso del 2011 – l’Anno europeo delle attività di volontariato che promuovono la cittadinanza attiva – il Terzo settore ha un’importante opportunità per mettere in evidenza il valore del volontariato, mobilitare nuove risorse e promuovere un dialogo approfondito con istituzioni e altri attori interessati a questi temi.

One fifth of Europeans approximately partecipates in voluntary activities, that generate social capital and contribute to make civil society organizations one of the most visible expressions of solidarity. Volunteering plays a crucial role across Europe in the promotion of civicness and integration. During 2011, which is the European Year of Voluntary Activities promoting Active Citizenship, Third Sector has a relevant opportunity to showcase the value of volunteering, mobilise new resources and promote a deeper dialogue on these issues with institutions and other stakeholders.

Abstract/Sommario: Il paper rassegna dati e informazioni riguardanti i modi in cui i professionals attivi sul fronte della mediazione vengono descritti in vari contesti nazionali di Stati membri Ue. Pur avendo una comune origine nella risposta a crescenti fenomeni di mobilità geografica delle popolazioni, in Europa si sono diffusi in modi distinti i percorsi che privilegiano un’interpretazione estensiva della funzione (a Sud) e quelli che meticolosamente si attestano sulle mere competenze di interpretari ...; [Leggi tutto...] Il paper rassegna dati e informazioni riguardanti i modi in cui i professionals attivi sul fronte della mediazione vengono descritti in vari contesti nazionali di Stati membri Ue. Pur avendo una comune origine nella risposta a crescenti fenomeni di mobilità geografica delle popolazioni, in Europa si sono diffusi in modi distinti i percorsi che privilegiano un’interpretazione estensiva della funzione (a Sud) e quelli che meticolosamente si attestano sulle mere competenze di interpretariato (a Nord): una vera differenziazione di modelli. Non risulta però che l’una o l’altra direttrice sia stata accompagnata da più rilevanti fattori di istituzionalizzazione della figura di riferimento. Infatti le funzioni riconducibili a questa famiglia professionale vengono esercitate in modalità diverse, ma quasi sempre (anche nei Paesi comunitari in cui le esperienze sono risalenti nel tempo) al di fuori di framework disciplinari precisi ed indirizzi pervasivi. Il contesto europeo non è scevro di suggestioni utili, ma risulta contenuta la sua capacità di condizionamento rispetto a decisioni in cui le tradizioni nazionali e talora – come nel caso italiano – le peculiarità regionali giocano un ruolo.

Abstract/Sommario: La sfera pubblica si va ormai popolando da anni con il contributo di diversi attori risultando sempre più contaminata tramite una composita serie di dispositivi interorganizzativi che riposano sui principi della messa in connessione ma possono parimenti creare aree ibride: nell’incessante esplorazione di profili di 'collaborative governance', emergono con un qualche grado di istituzionalizzazione (non necessariamente corrispondente a forme codificate di regolazione giuridica) prassi e ...; [Leggi tutto...] La sfera pubblica si va ormai popolando da anni con il contributo di diversi attori risultando sempre più contaminata tramite una composita serie di dispositivi interorganizzativi che riposano sui principi della messa in connessione ma possono parimenti creare aree ibride: nell’incessante esplorazione di profili di 'collaborative governance', emergono con un qualche grado di istituzionalizzazione (non necessariamente corrispondente a forme codificate di regolazione giuridica) prassi e paradigmi che in misura crescente si ispirano alla condivisione di responsabilità e alla co-produzione e co-creazione di politiche/servizi che tengano conto delle espressioni della società civile. Si tratta di un panorama che appare a livello internazionale assai composito, e che, procedendo per approssimazioni successive, esprime una elevata variabilità di sperimentazioni e di esiti. Il focus sulla situazione italiana, al cui interno le forme organizzate di solidarietà e civismo vantano una storia di notevole consistenza, viene qui proposto anche a seguito della svolta impressa all’ambito pubblico da un pronunciamento formale della Consulta.

Abstract/Sommario: Nella gran parte dei Paesi europei il modello di transizione all’età adulta, che ancora cinquanta anni fa nella sua forma dominante poteva essere qualificato come early, contracted and simple, sta piuttosto modificandosi verso un profilo definibile con i termini opposti, ovvero late, protracted and complex. È necessario aggiungere che non vi sono ancora dati sufficienti a parlare di effettiva convergenza. Ci si aspetta che nei prossimi cinquant’anni l’invecchiamento complessivo diventi ...; [Leggi tutto...] Nella gran parte dei Paesi europei il modello di transizione all’età adulta, che ancora cinquanta anni fa nella sua forma dominante poteva essere qualificato come early, contracted and simple, sta piuttosto modificandosi verso un profilo definibile con i termini opposti, ovvero late, protracted and complex. È necessario aggiungere che non vi sono ancora dati sufficienti a parlare di effettiva convergenza. Ci si aspetta che nei prossimi cinquant’anni l’invecchiamento complessivo diventi più pronunciato, con le classi di età più elevate destinate a vedere ulteriormente crescere il proprio peso sul totale della popolazione.

Abstract/Sommario: Il contributo affronta la questione della governance del welfare locale, approfondendo in particolare il ruolo degli ATS (Ambiti Territoriali Sociali), individuati dalla legge finanziaria 2022, in relazione all'attuazione del PNRR, quali sede di realizzazione di livelli essenziali delle prestazioni sociali.

Abstract/Sommario: L'analisi dei servizi per il contrasto alla povertà e alle disuguaglianze è condotta nel contesto generale segnato dall'impatto del PNRR, con riferimento specifico a misure di intervento come il Reddito di Cittadinanza (RdC) e l’Assegno Unico e Universale (AUU) nel mitigare la povertà assoluta. Nonostante tali misure, si sottolinea come la povertà familiare sia in crescita, soprattutto per famiglie numerose e immigrate. Si segnalano anche disuguaglianze territoriali nella distribuzione ...; [Leggi tutto...] L'analisi dei servizi per il contrasto alla povertà e alle disuguaglianze è condotta nel contesto generale segnato dall'impatto del PNRR, con riferimento specifico a misure di intervento come il Reddito di Cittadinanza (RdC) e l’Assegno Unico e Universale (AUU) nel mitigare la povertà assoluta. Nonostante tali misure, si sottolinea come la povertà familiare sia in crescita, soprattutto per famiglie numerose e immigrate. Si segnalano anche disuguaglianze territoriali nella distribuzione della spesa sociale, con differenze tra regioni del Nord e Sud. Viene suggerito un maggiore coordinamento tra attori istituzionali e l'adozione di modelli di welfare eco-sociale che integrino interventi su povertà e disuguaglianze, in linea con altri obiettivi dell'Agenda ONU 2030.