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Abstract/Sommario: Il PNRR chiude il processo avviato nella primavera e nell’estate del 2020 con l’approvazione, da parte delle autorità europee, del NextGenerationEU (NGEU), per cui ogni Stato membro doveva presentare il proprio Piano per accedere alla propria quota di fondi comunitari. Ma è anche – e, forse, soprattutto – un punto di partenza perché disegna il percorso di riforme e investimenti che l’Italia dovrà percorrere da qui al 2026. Non è irragionevole affermare che il difficile, soprattutto per ...; [Leggi tutto...]
Abstract/Sommario: Per l’Italia, il Piano nazionale di ripresa e resilienza può rappresentare l’occasione per ricostruire le capacità produttive colpite dalla crisi nella direzione di uno sviluppo sostenibile sul piano ambientale, attento al Welfare, alla salute pubblica e alle attività assistenziali, equilibrato tra i territori del Paese.
Abstract/Sommario: Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza stanzia un totale di 30,88 miliardi di euro per Istruzione e Ricerca che compongono la Missione 4 del documento. Senza dubbio, tale ambito è stato oggetto di una significativa attenzione nel processo di revisione e rafforzamento, in quanto il nuovo Piano da 222 miliardi di euro destinerà circa il 17% del totale delle risorse.
Abstract/Sommario: Il premier Draghi ha definito, nella sua prima comunicazione al Senato, gli Istituti tecnici superiori (Its) «un pilastro importante del sistema educativo», e li ha indicati come una delle “priorità per ripartire”. Non stupisce allora constatare che questi istituti, che erogano corsi di durata biennale o triennale terziari non accademici, hanno ricevuto una grande attenzione anche all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Abstract/Sommario: Con “Sistema duale” il Pnrr si riferisce a quella tipologia di formazione realizzata nell’ambito dei percorsi di istruzione e formazione professionale di competenza regionale secondo la metodologia dell’alternanza formativa (anche attraverso lo strumento dell’apprendistato). Il Pnrr non interviene sull’impianto normativo e istituzionale del sistema duale, limitandosi ad accrescere le risorse a disposizione delle regioni, istituzioni competenti in materia di istruzione e formazione prof ...; [Leggi tutto...]
Abstract/Sommario: Tra gli obiettivi delle misure finalizzate allo sviluppo del sistema ITS vi è l’«incremento del numero di Istituti Tecnici Superiori», che dovrebbe essere raggiunto mediante una semplificazione della loro governance. È bene ricordare, tuttavia, che le risorse stanziate nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza potranno essere impegnate solo fino al 2023 e dovranno essere liquidate entro il 2026. Ciò significa che, sebbene sia possibile pensare ad un ampliamento del sistema ITS anche ...; [Leggi tutto...]
Abstract/Sommario: La scarna attenzione riservata dal PNRR all’istruzione professionalizzante, dato che ci si è concentrati nel favorire la crescita degli ITS, nel prevedere un’ulteriore riforma degli istituti tecnici e professionali, nel concedere un finanziamento aggiuntivo per il sistema duale e nell’introdurre nuove forme di formazione continua, dimostra che le istituzioni tutte non intendono più fare affidamento su questo settore del nostro sistema nazionale di istruzione e formazione.
Abstract/Sommario: L’intervento di riforma sulle politiche attive interesserà anzitutto la formazione professionale, iniziale e continua, e l’aggiornamento delle competenze dei lavoratori. Tra questi, le c.d. Industry academy previste nel Decreto sostegni bis, basate sul partenariato pubblico-privato per creare figure professionali richieste dalle imprese e migliorarne la competitività grazie all’ingresso di nuove competenze.
Abstract/Sommario: il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza individua tra i suoi obiettivi l’inclusione di genere e il sostegno all’istruzione, alla formazione e all’occupazione dei giovani. Gli investimenti previsti nel Piano intendono portare, in particolare, miglioramenti che vadano a ridurre i diversi divari regionali che emergono dagli indicatori adottati, primi tra tutti l’occupazione femminile e l’occupazione giovanile.
Abstract/Sommario: Le sospensioni e i rallentamenti dell’attività produttiva conseguenti alle misure di contenimento dei contagi hanno avuto gravi ricadute sui livelli occupazionali. Ne è derivata una politica nazionale di sostegno, generosa per dispiego di risorse, ma caratterizzata dall’emergenza e, quindi, piuttosto povera per innovatività delle soluzioni adottate e lontana dal dibattito svoltosi a proposito dell’innovazione delle politiche attive del lavoro.